Zucchero comune
Lo zucchero ricavato dalla canna o dalla barbabietola da zucchero, in particolare quello raffinato, cioè quello bianco, va discusso non solo per le sue proprietà iperglicemizzanti, ma secondo molti autori, anche per altri importanti motivi. Ci sarebbe molto da scrivere solo su questo argomento. Si può approfondire con la lettura di un libro, “Sugar Blues”.
In molti ambienti legati all’alimentazione naturale, si parla dei danni dello zucchero bianco, ma anche quello integrale (anche quello integrale vero, distinguibile da odore e consistenza particolari) non è che vada molto meglio.
Nella sezione “dolcificanti naturali e sintetici” una serie di alternative disponibili (ma di certo non “paleo”).
Lo zucchero si trova comunque nella pasta, nel pane, nei pomodori pronti, nelle bevande dolci, nel pesce, nelle verdure preparate, nel miele industriale, nelle sigarette(!). Viene utilizzato anche per facilitare la fermentazione in vari processi. Leggendo le etichette alimentari (dove gli ingredienti sono per legge riportati in ordine di quantità presente) si scopre che spesso lo zucchero è addirittura al primo posto come quantità impiegata.
Lavorazione dello zucchero
Il succo proveniente dalla lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene prima depurato con latte di calce che provoca la perdita di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali. Poi, per eliminare la calce, viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi subisce un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro. Poi viene sottoposto a cottura e ad altri processi fisici, ottenendo lo zucchero grezzo. Lo zucchero viene ora filtrato e decolorato con carbone animale e poi viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene. Il prodotto finale è una bianca sostanza cristallina, totalmente diversa con il succo zuccherino iniziale.
Questo prodotto è totalmente privo di vitamine, sali minerali, enzimi, oligo-elementi. Non ha nessun potere nutritivo, ma per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco utilizza vitamine e sali minerali (in particolare il Calcio e il Cromo) prelevandoli dalle riserve del corpo. In due parole è un de-nutriente.
Conseguenze legate al consumo di zucchero
In Europa, dal 1600, con l’inizio dell’importazione dell’economico zucchero di canna coltivato dagli schiavi in America, e dall’introduzione nell’alimentazione di cereali sempre più raffinati, iniziò la pandemia di diabete e carie (lo zucchero demineralizza il dente dall’interno, favorendo la carie).
Uno dei danni dello zucchero è quello di favorire lo sviluppo di una parassitosi da candida nell’intestino.
Tra le conseguenze del processo digestivo dello zucchero:
Perdita di calcio, nei denti e nelle ossa, con indebolimento dello scheletro e della dentatura. Questo favorisce la comparsa di malattie ossee e delle carie dentaria.
A livello intestinale, processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale e l’alterazione della flora batterica.
Lo zucchero bianco ha influenza sia sul sistema nervoso che sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione. Si crea inoltre una forma di dipendenza, come avviene con la droga o con la nicotina (carbohydrate addiction, come la chiamano negli USA).
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue. Il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico. La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l’immissione in circolo, da parte dell’organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l’adrenalina che è l’ormone dell’aggressività, della difesa, della tensione. Questi continui “stress” ormonali determinano un esaurimento delle energie con l’indebolimento di tutto l’organismo. In studi condotti negli Stati Uniti la violenza e l’aggressività, soprattutto nei bambini sono state messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi e zuccheri raffinati.
Uno dei sistemi corporei coinvolti è anche il sistema immunitario. Si stima che assumendo 100 grammi di zucchero deprima il sistema immunitario di almeno il 50% per alcune ore.
I danni sono anche altri e a molti livelli: sistema circolatorio (con l’aumento di colesterolo e danni alle arterie), epatico, intestinale, ponderale (con l’aumento di peso e l’obesità), cutaneo.