Insetti per combattere la fame? La ricetta FAO
Bruchi, coleotteri, vespe, e altri insetti, sono un cibo proteico, ecologico, ricco di nutrienti e disponibile in grandi quantità.
La Fao trova negli insetti la ricetta per sconfiggere la fame nel mondo.
Si tratta, di animali disponibili in così grandi quantità che non c’è bisogno neanche di allevarli.
Eva Mueller, direttore di economia forestale presso l’agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu: “Due miliardi di persone, un terzo della popolazione mondiale, già li mangiano perchè sono deliziosi e nutrienti, gli occidentali devono solo superare il disgusto. Il messaggio è “mangiate gli insetti”.
In effetti, in alcune parti del mondo, il consumo di insetti è già parte della vita quotidiana. E alcuni insetti, come le larve di coleottero, e alcune ricette, come le termiti alla griglia, sono considerati vere prelibatezze. E gli insetti contribuiscono a circa il 10 per cento delle proteine consumate dalla popolazione.
Secondo la Fao, l’allevamento di insetti è uno dei tanti modi per trovare cibo e affrontare l’insicurezza alimentare. Gli insetti sono ovunque, si riproducono rapidamente, crescono velocemente ed hanno un basso tasso di impatto ambientale.
La Fao raccomanda anche un uso piu’ ampio di insetti come mangime per il bestiame. Gli insetti potrebbero integrare mangimi tradizionali come soia, mais, cereali e farine di pesce, e gli insetti piu’ nutritivi sono le larve della mosca comune e il verme giallo.
Attualmente sono già consumati in tutto il mondo quasi 1.900 specie di insetti diversi, ma i piu’ comuni sono i coleotteri (31%), i bruchi (18%), le api, vespe e formiche (14%), seguite da cavallette, locuste e grilli (13%).
In alcune città come Bangkok e Kinshasa, c’è già un fiorente commercio di insetti e una simile cultura, l’entomofagia, dovrebbe essere estesa anche altrove.
La qualità nutritiva degli insetti è assolutamente competitiva rispetto a cibi piu’ tradizionali; Ad esempio, mentre il manzo ha un contenuto di ferro pari a 6 milligrammi ogni 100 grammi, il contenuto di ferro delle locuste varia tra gli 8 e i 20 milligrammi ogni 100 grammi. Inoltre agli insetti bastano due chili di mangime per produrre un chilo di “carne di insetto” rispetto ai bovini, che consumano 8 chili di cibo per produrre 1 chilo di carne.
La storia ha dimostrato che i modelli alimentari possono cambiare velocemente, soprattutto in un mondo globalizzato. Lo testimonia la rapida accettazione del pesce crudo sotto forma di sushi.
La conclusione di Eva Mueller è: “Non tutti sono pronti a infilarsi un bruco in bocca”, probabilmente ci vorrà un po’, ma molti lo stanno già facendo”.