Frutta e la verdura. Un controverso studio americano ne contesta l’efficacia.
La rivista americana, il “Journal of the National Cancer Institute”, sfata alcuni luoghi comuni nella prevenzione dei tumori. Afferma, tra l’altro, che la frutta e la verdura servirebbero poco per contrastare i tumori.
La notizia ha sollevato critiche, anche da parte dei medici italiani, che invitano spesso i loro pazienti ad integrare l’alimentazione con verdura e frutta.
Un ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran), afferma: “Dire che frutta e verdura sono inutili contro i tumori è un atto di insensibilità nei confronti dei cittadini, che per di più non aspettano altro: un’affermazione simile può infatti sembrare a molti una valida scusa per non dover più riempire il piatto di insalata.
I dati EPIC ( quelli ricavati dallo studio che ha messo in dubbio la valenza di frutta e verdura nella prevenzione dei tumori) hanno voluto vedere l’effetto dei vegetali su tutti i tipi di tumori, dalle leucemie al tumore al cervello, mettendo in uno stesso calderone anche forme di cancro che non sono direttamente influenzabili con l’alimentazione. Ma nonostante si siano considerati sullo stesso piano tumori di ogni genere rimane una pur debole correlazione: significa che per i tumori che dipendono da ciò che mangiamo l’effetto è ancora più ampio. Il rischio di tumore al colon, ma anche di cancro al seno o alla prostata, diminuisce se la dieta è ricca di frutta e verdura. Per di più, leggendo attentamente i dati, si vede che l’effetto protettivo è marcato in chi beve, sui tumori correlati ad alcol e fumo: vuol dire che i vegetali possono anche se solo in parte, rimediare ai danni di uno stile di vita non salutare”.
Di parere opposto il ricercatore che ha messo in dubbio l’efficacia di frutta e verdura. Dati alla mano dallo studio europeo EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che ha scelto, fra il 1992 e il 2000, oltre 400 mila uomini e donne da 10 Paesi del vecchio continente, Italia compresa. Le persone studiate sono state monitorate per più di 8 anni, raccogliendo dati sulla loro alimentazione e lo stile di vita. Nel corso del tempo, 30 mila persone hanno avuto una diagnosi di tumore. Guardando il quantitativo di frutta e verdura assunto dai malati e confrontato con le persone sane, si è constatato che consumare vegetali in quantità, influenza poco il rischio di ammalarsi di tumore. La protezione garantita da una dieta ricca di frutta e verdura nei confronti del cancro sarebbe minima.
A favore dei vecchi studi, l’evidenza che i dati raccolti in Italia dallo studio EPIC, dimostrano che in Italia c’è l’incidenza più bassa di tumori, legata all’effetto protettivo da parte di frutta e verdura. In Italia si consumano maggiori quantità di frutta e verdura rispetto ad altri paesi europei, e la media europea di consumo è stata spostata verso l’alto grazie agli italiani.
Frutta e verdura da solo non sono una panacea, vanno abbinate a uno stile di vita salutare. Non è pensabile di poter compensare i danni di fumo, sedentarietà o cattiva alimentazione solo mangiando più vegetali.