Francia, 18mila morti ogni anno per farmaci
Processo Mediator, Francia 18mila morti ogni anno per farmaci.
I cosiddetti effetti indesiderati dei farmaci sono responsabili di almeno 18mila decessi ogni anno in Francia, un numero che supera le statistiche dei suicidi o degli incidenti stradali messe insieme: è quanto ha indicato Bernard Bégaud, medico ascoltato come testimone a Nanterre, nel processo al farmaco killer Mediator, commercializzato per decenni come anti-diabetico e risultato poi un derivato dell’anfetamina.
“Ogni anno ci sono 18mila morti direttamente legati all’assunzione di farmaci. Tra questi, molti casi sono inevitabili, ma un terzo di questi decessi corrisponde a delle prescrizizioni non giustificate”, ha spiegato l’esperto alla sbarra, membro della commissione che vigila sui farmaci dal 1982 al 2000 e co-autore di uno studio sull’argomento. “La Francia è un paese nel quale da sempre si vigila molto male sull’uso delle medicine”, ha denunciato Bégaud.
Circa 5 milioni di persone avrebbero assunto il Mediator, nato come anti-diabetico, ma rivelatosi un efficace trattamento per chi desiderava perdere qualche chilo. La pasticca è stata ritirata dal mercato nel 2009, dopo le accuse di provocare ipertensione polmonare, una patologia incurabile.
Purtroppo gli interessi economici nella sanità sono enormi. Oggi si producono sempre più farmaci, test diagnostici o apparecchiature mediche. Alcuni di questi hanno un grande valore terapeutico, anche capace di salvare vite, ma molti sono solo delle copie di farmaci già esistenti o nuove sperimentazioni per malattie che sembrano immaginarie. In commercio vi sono oltre12000 specialità farmaceutiche, ma non esiste un numero sufficiente di malattie per giustificare l’esistenza di tanti medicinali. Viene il dubbio se molti di essi, non servano a combattere gli effetti di altri farmaci.
Il termine malattia iatrogena, sui dizionari, indica proprio questo: malattia causata dall’utilizzo di farmaci.