Pesticidi in frutta e verdura, e morbo di Parkinson
I pesticidi, secondo molti studi, sarebbero collegati al morbo di Parkinson.
Numerosi studi suggeriscono un’associazione tra l’esposizione a pesticidi, insetticidi e diserbanti e il morbo di Parkinson.
La malattia di Parkinson potrebbe anche essere portata dall’agricoltura e i suoi prodotti che portiamo in tavola ogni giorno: l’esposizione a pesticidi, diserbanti e insetticidi infatti è stata associata a un maggiore rischio di sviluppare la malattia di Parkinson.
Questo è quanto emerge da oltre 100 ricerche, condotto dagli scienziati della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia in collaborazione con il Centro Parkinson – Istituti Clinici di Perfezionamento (ICP) di Milano.
Gli studi hanno esaminato il legame tra l’esposizione a pesticidi, diserbanti, insetticidi, solventi e il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, in particolare in chi lavora in agricoltura. Sono stati inclusi anche studi che hanno valutato la vicinanza all’esposizione, come per esempio in coloro che vivono vicino alle campagne, lavorano nelle vicinanze di campi, ecc.
La revisione, pubblicata su di Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology, ha mostrato che una ripetuta esposizione a queste sostanze aumenta il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson del 33 all’80 per cento.
Un’agricoltura che favorisce la produzione piuttosto che la qualità, ha reso l’impiego di sostanze chimiche nei campi, un fenomeno di dimensioni enormi. Tutto ciò che viene immesso nell’ambiente poi torna in diverse forme: nei cibi, nell’acqua, nell’aria.Chi lavora in agricoltura è più esposto, ma anche chi non è direttamente coinvolto nel processo produttivo, è esposto a tali danni.