Essere in forma ma non in salute: i “grassi dentro”
Non hanno problemi di linea e l’idea di poter essere a rischio cardiovascolare non li sfiora neanche. Ma il 25 per cento degli italiani adulti, anche se senza problemi di peso è “grasso dentro” e ha pericolosi depositi di grassi in fegato, arterie e cuore: senza saperlo hanno un rischio doppio di malattie cardiovascolari probabilità di sviluppare il diabete quattro o cinque volte più alta rispetto alla media.
Questo avviso, a coloro che credono di essere al riparo perché senza chili di troppo, è venuto dai massimi esperti italiani inontratisi a Napoli per il Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC). Secondo loro dipende tutto da stili di vita sbagliati e dalla sedentarietà preoccupante.
Il 33% degli italiani non fa sport. Un italiano su tre non fa alcuna attività fisica, il 37 per cento pur muovendosi non arriva comunque ai 30 minuti al giorno, per cinque volte alla settimana, che sono di norma raccomandati dai medici. Questo è quanto emerge da interviste agli esperti presenti. Le persone magre credono che l’unico beneficio dell’attività fisica sia la perdita di peso. Ma non è così, le persone, anche se magre, hanno comunque bisogno di fare movimento per stare bene e tenere sotto controllo i vari valori del sangua (colesterolo, glicemia, ecc.).
Bastano delle analisi del sangue per verificare il proprio stato di salute: Se i valori di trigliceridi e glicemia sono magari nella norma ma verso il limite superiore e se il colesterolo buono HDL tende ad essere basso allora si può sospettare un accumulo di grassi nelle arterie e altrove. Il colesterolo HDL è infatti quello che pulisce i vasi dal colesterolo cattivo, portandolo verso il fegato; Se è basso indica che l’organismo si sta spostando verso l’accumulo dei grassi piuttosto che la loro eliminazione.
Coloro che si potrebbero definire “metabolicamente obesi”, hanno un metabolismo simile a quello degli obesi, e quindi con i valori dei fattori di rischio sballati tanto quanto i pazienti con svariati chili di troppo e con difficoltà nel metabolismo dei grassi. La probabilità di essere normopeso, ma metabolicamente obesi, cresce con l’età e con il livello di sedentarietà, mentre non sembra esista una predisposizione genetica.
Praticando sport il fegato smaltisce i grassi e produce metaboliti che aiutano a ripulire l’organismo dal colesterolo. Svolgendo regolarmente esercizio fisico del tipo aerobico (corsa leggera, bicicletta, nuoto, ecc) si brucia per primo proprio il grasso viscerale e il fegato si disintossica rapidamente.
Consiglio: anche se si ha solo un po’ di pancetta o comunque il girovita non superiore ai 102 centimetri nell’uomo e gli 88 nella donna (oltre dei quli cui la presenza di un problema è certa), dovrebbe praticare almeno tre-quattro volte alla settimana attività aerobica, in modo non solo da non accumulare grasso viscerale, ma per smaltire anche quello in eccesso.