L’evoluzione dell’uomo moderno deriva da un’unica specie.
L’evoluzione dell’uomo moderno deriva da un’unica specie.
A questo porta la scoperta dei resti di un ominide a Dmanisi, in Georgia, vissuto 1,8 milioni di anni fa.
I dati della ricerca dimostrano che i primi rappresentanti del genere Homo (come ad esempio l’Homo habilis e l’Homo erectus) appartenevano alla stessa specie.
Il teschio fossile più completo mai scoperto fino ad ora, appartenuto a un adulto, alto fra 1,50 e 1,60 metri. Mostra caratteristiche mai osservate tutte insieme in un ominide: piccola scatola cranica, volto allungato e denti grandi.
Per questi tratti fisici, l’ominide di Dmanisi può essere paragonato ai fossili di Homo, scoperti in Africa, risalenti a circa 2,4 milioni di anni fa; e ad altri scoperti in Asia e in Europa, datati fra 1,8 e 1,2 milioni di anni fa.
Il fossile si aggiunge ai resti di altri ominidi, dello stesso sito dello stesso periodo (un maschio anziano e uno maschio adulto, una giovane femmina,un adolescente), e che sono i fossili umani più antichi scoperti fuori dall’Africa.
Scoperti nello stesso sito anche resti di animali, insieme a strumenti di pietra, probabilmente usati per macellare gli animali.