Le bibite gassate e zuccherate alterano il cervello, affaticano i reni, e…
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’ Università di Sydney, presentato al meeting annuale delle British Society of Neuroscience, le proteine del cervello si alterano ogniqualvolta si assumono grandi quantità di bevande gassate e zuccherate. Oltre all’iperattività che ne viene provocata, si verificherebbero condizioni simili ai casi di cancro o Alzheimer.
Il problema non è nell’anidride carbonica del gas, ma nello zucchero utilizzato.
Gli esperti hanno condotto l’esperimento su dei topi da laboratorio, divisi in due gruppii: al primo gruppo è stata somministrata della semplice acqua, al secondo la stessa bevanda, ma alterata con il medesimo contenuto di zuccheri delle bibite gassate. Quello che è emerso è che gli animali a cui era stata fornita acqua zuccherata sono diventati iperattivi e da un esame del tessuto del loro cervello, si è evidenziata anche un’alterazione di circa 300 proteine.
Uno degli autori della ricerca, Jane Franklin, spiega: “Questi risultati pur riguardando i topi sono applicabili anche all’uomo, ed evidenziano che un consumo eccessivo di bevande gassate e zuccherate può danneggiare la salute psico-fisica. C’è stato un preoccupante incremento nel consumo di queste bevande, per alcuni adulti rappresentano addirittura una parte importante dell’introito calorico giornaliero, ma la nostra ricerca suggerisce che possono danneggiare il cervello quindi se si ha sete meglio bere acqua, concedendosi uno strappo alla regola solo di tanto in tanto.”
Ma sembra che le bibite gassate e zuccherate, possano essere anche fattori di rischio per i calcoli renali. Sono i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani e statunitensi, del Policlinico Gemelli di Roma e dalla Harvard University di Boston. Sono stati coinvolti, in 8 anni di durata della ricerca, quasi 200 mila volontari.
Secondo i ricercatori, l’aumento del rischio di calcoli ai reni aumenterebbe, di un 23-33% in funzione del consumo di una sola lattina ogni settimana. La responsabilità di questo aggravarsi del pericolo calcoli renali risiederebbe nell’incremento di escrezione di calcio, ossalato e acido urico, sostanze che favoriscono appunto lo sviluppo di queste formazioni, derivata dalla presenza nelle bibite gassate e in quelle zuccherate di zucchero e fruttosio.
Pubblicato sulla rivista medico-scientifica Clinical Journal of the American Society of Nephrology, questo studio mette in discussione la possibilità che caffè e tè possano essere dannosi per i reni. Secondo quanto afferma il Dr. Giovanni Gambaro, nefrologo: “Lo studio suggerisce che caffè e tè non sono controindicati per la salute dei reni, ma che, al contrario, possono essere potenzialmente benefici nei pazienti con calcoli renali.
Abbiamo analizzato i consumi di 20 tipologie di bevande: bevande carbonate con e senza cola/con e senza zucchero, succhi di frutta, birra, vino, superalcolici, caffè con e senza caffeina, tè, latte e acqua. L’analisi ha dimostrato che il consumo di quantità elevate di bevande gassate zuccherate è associato a un aumento del rischio di calcoli, mentre un elevato consumo di caffè (con o senza caffeina), tè, birra, vino e succo d’arancia, porta a una riduzione del rischio.
Altro aspetto interessante, è quello che viene esposto in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “American Journal of Clinical Nutrition”. Studio che ha dimostrato in che misura le bevande gassate rendono meno efficace una dieta e allungano i tempi del dimagrimento. Escludendole si perde peso al doppio della velocità.
La ricerca ha seguito per 6 mesi 318 persone sovrappeso o obese, sostituendo le bevande gassate e zuccherate con l´acqua, e ha mostrato chiaramente la differenza di risultati ottenuti rispetto a un altro campione di persone, che era stato informato dell’importanza del comportamento, ma non era stato limitato in alcun modo.
Chi aveva eliminato le bibite aveva il doppio delle possibilità di perdere il 5% del proprio peso iniziale rispetto al gruppo di confronto: in media 2,5 kg.
Per chi ha difficoltà ad abolire le bibite gassate, eliminandole dalla dieta, potrebbe essere utile il ricorso alle bevande di tipo “light”.
Deborah Tate, dell´University of Northern Carolina at Chapel Hill (USA), autrice dello studio, sostiene: “Bere bevande non caloriche come l´acqua o le bibite light, è un comportamento semplice da adottare per le persone che vogliono perdere peso o mantenere la linea”.
Non sono stati forniti dati o ipotesi sulla salubrità o meno di tale bevande, ma solo l’importanza che possono avere come sostituto delle bevande zuccherate.