Colesterolo

Colesterolo. Una verità taciuta o sconosciuta?

Recenti studi dicono sostanzialmente che il colesterolo è prodotto circa per lo 80% dal fegato. Il restante 20% proviene dalla alimentazione.
Prima conclusione: una dieta povera di colesterolo, da sola, è inutile.

Il problema che si pone, allora, è capire allora come mai il fegato aumenta la sua produzione di colesterolo.
Ma quando è che il fegato aumenta la produzione di colesterolo? La aumenta in presenza di alti tassi di insulina, secreta dal pancreas.
E quando è che ci sono alti livelli di insulina? Essenzialmente quando si ingeriscono molti carboidrati ad alta densità o ad alto indice glicemico (zucchero, farine, succhi, amidi, etc).
Quindi: Alta insulina=alto colesterolo.

Aterosclerosi

Un problema che può portare a gravi conseguenze, è quello della placca aterosclerotica.
E quando si forma la placca arteriosclerotica? Si ipotizzano varie cause, e varie condizioni, ma studi recenti mostrano che sostanzialmente questo avviene quando c’è un alto valore ematico del colesterolo ed in presenza di alti livelli di insulina (quindi quando si ingeriscono molti carboidrati ad alta densità (zucchero, farina, succhi, amidi, etc, che hanno effetto anche sui trigliceridi).
Quindi l’ alta glicemia (o iperglicemia), è una delle cause della ipercolesterolemia e della arteriosclerosi o aterosclerosi.
Inoltre va ricordato che, i due tipi di colesterolo, quello “cattivo” LDL, e quello “buono” HDL, o meglio l’equilibrio tra di loro, che sembra essere il fattore più importante, risentono, oltre che dalla presenza di carboidrati ad alto indice glicemico, anche di quella di grassi omega 3 ed omega 6 nella dieta (con effetto anche sui processi infiammatori e nelle malattie degenerative).

I grassi, oltre a non essere direttamente responsabili della alte quantità di colesterolo, non provocano aumento dell’insulina e quindi non ne stimolano, neanche indirettamente, la produzione!!! Quindi i principali responsabili non sembrano essere i grassi ma… pane, pasta e altri carboidrati ad alta densità. (Approfondimenti nella sezione “La paleodieta e i carboidrati”)
Questo è anche uno dei motivi, citato ripetutamente anche nei principi della dieta zona, senza parlare della paleolitica, per i quali una dieta dimagrante efficace è, sembra paradossale, quella ricca in grassi. Presenza di grassi che da, oltretutto, anche un senso di sazietà duraturo a differenza dei carboidrati e dei dolcificanti ad alto indice glicemico.

Questo potrebbe significare che il modo migliore per combattere l’obesità, l’ipertensione, l’infarto ed altre malattie del benessere, sarebbe il giusto apporto di grassi nella dieta.
Per concludere, altre ricerche (Fonte: Neanderthin, vedere in Bibliografia) hanno dimostrato che la placca arteriosclerotica si forma proporzionalmente ai livelli di colesterolo in circolo, ma soprattutto se ci sono alti valori di insulina!

Quindi:
1) Molti carboidrati ad alta densità = Alta insulina.
2) Alta insulina = alto colesterolo
3) Alto colesterolo con Alta insulina = Formazione della placca arteriosclerotica

Il colesterolo è però per il nostro corpo una sostanza importantissima, utilizzata per una grande varietà di scopi diversi. Si muore anche per colesterolo troppo basso… Il colesterolo è usato per produrre altre sostanze come ormoni (anche il testosterone) e utilizzato per la riparazione e protezione dei tessuti.
Insomma, colesterolo in circolo, significherebbe che c’è un problema. E l’organismo si prepara alla difesa. Non sarebbe, cioè, il colesterolo ad essere il problema.

Si riporta qui una delle tante cose che si scoprono approfondendo il tema “nutrizione”, e che dovrebbero far riflettere sulla onestà intellettuale, o la scarsa informazione, di chi distorce i fatti per tirare acqua al proprio mulino. Nessuno escluso!

Per esempio si trovano le seguenti, e differenti, spiegazioni dello stesso episodio:

Versione A)
L’Arteriosclerosi non è causata dall’età avanzata. Quando le vittime cadute sul campo di battaglia durante le guerre in Corea e Vietnam furono sottoposte ad autopsia, venne riscontrato che i soldati Americani presentavano lesioni arteriosclerotiche rilevanti ad un’età di soli 18-20 anni. I loro avversari Asiatici, cresciuti con una dieta essenzialmente costituita da riso e verdura, presentavano per contro delle arterie molto più sane. (Nota: su di un altro testo si citava lo stessi episodio e si continuava dando la colpa alla dieta carnea dei giovani americani…)

Versione B)
Quando il nostro studio ebbe inizio numerosi studi avevano confermato i benefici di un basso livello di colesterolo. Per esempio il 35% dei casi di coronarosclerosi dello studio di Framingham occorreva tra i pazienti con un tasso tra i 150mg e i 200 mg di colesterolo,in contrasto pochi casi si avveravano nei soggetti con un tasso inferiore a 150 mg /dl e nessuno di questi ha avuto infarti mortali. L’arteriosclerosi si sviluppa in silenzio dopo molti anni di dieta grassa,come dimostrano gli studi autoptici dei giovani soldati morti in  Corea e Vietnam(4-5), che sono stati trovati affetti da gravi lesioni. coronariche stenosanti. In Cina dove il tasso medio di colesterolo è tra i 90mg/dl e i 150mg/dl e l’alimentazione è quasi vegetariana la malattia coronarica è sconosciuta.(6-7). Più di 10 anni fa Blankenhorn e i suoi colleghi dimostrarono che l’arteriosclerosi può fermarsi e regredire abbassando il colesterolo con i farmaci.  Più recentemente Dean Ornish e altri hanno confermato questi risultati con una dieta poverissima di grassi. questi risultati hanno confermato che i migliori risultati si ottengono con una dieta poverissima di grassi associata a dei farmaci ipocolesteromizzanti.

E una terza versione…
Leggendo altro, per approfondimento della ricerca, si vede che era stata omessa una parte importante che però stravolgeva completamente il senso di quanto riportato. Ignoranza? Cattiva fede?
A chi ama la “suspense”, si consiglia di fare una pausa qui e di riflettere su quale potrebbe essere la vera causa di ciò, prima di proseguire nella lettura.

Versione C)
Dal libro: “Nutritionally incorrect”, Alan N. Spreen, Woodland Publishing: (Traduzione)

Durante la guerra del Vietnam le autopsie sui caduti mostrarono una formazione di placca arteriosclerotica incredibilmente consistente… Il confronto con coetanei morti in patria a seguito di incidenti automobilistici mostrarono una differenza enorme: questi ultimi non avevano quasi nessun danno alle arterie, e ciò indusse a studi approfonditi. La ricerca trovò una sostanziale differenza: i soldati usavano grandi quantità di compresse per la potabilizzazione dell’acqua.
Queste tavolette erano CLORO…. Il cloro è un potente veleno, altamente reattivo verso i tessuti viventi. E non è meno reattivo verso i tessuti umani. Portato in circolo nel sangue aggredisce le pareti delle arterie (composte da cellule vive). Il corpo cerca di isolarsi da questa aggressione usando un sottile strato di colesterolo come rivestimento
protettivo.

Si vuole qui sottolineare come la parte omessa sia quella riguardante gli americani coetanei morti in incidenti stradali, che pur seguendo la stessa alimentazione, non presentavano problemi di placca arteriosclerotica.
Ovvio che omettendo questo particolare si snatura il tutto!