Longevità

Che cosa allunga la vita :

Mangiare poco. Camminare molto. Avere tanti amici. Lavoro. Amore.
(Ossia: alimentazione, moderata attività fisica, controllo dello stress)

Cancro e dieta secondo  la “Johns  Hopkins”

“Di tutto quello che mangiamo, solo 1/3 serve a far vivere noi. Gli altri 2/3 servono a far vivere i medici” (proverbio cinese).

Di sicuro l’attività fisica influisce positivamente sull’invecchiamento dell’organismo. Un secondo fattore è rappresentato dalla una dieta ipocalorica.
E anche una routine sana, psicologicamente parlando, è un elemento determinante per vivere più a lungo. Tra i centenari, è raro che  le persone soffrano di ansia e di depressione. Tenersi mentalmente attivi e motivati; dedicarsi a occupazioni gratificanti; rispondere allo stress in modo non distruttivo; evitare la solitudine e sviluppare saldi legami con gli amici, la famiglia e il gruppo sociale; avere una vita sessuale e amorosa appagante, anche in tarda età; avere fede in qualche cosa (un ideale, una divinità) che travalichi i limiti dell’esistenza individuale.

Anche se sembra semplice, l’uomo ha cercato e continua a cercare fuori di sé ciò che potrebbe trovare tranquillamente dentro lo spettro delle sue possibilità.
La parola magica, la pozione miracolosa, la sorgente antivecchiaia è una sola, accessibile a tutti: Prevenzione.

Le ipotesi sulle cause dell’invecchiamento sono molte,  ma si parla sempre più spesso dei radicali liberi (prodotti secondari del metabolismo ossidativo) come dei principali
responsabili della degenerazione cellulare.
Si calcola che l’organismo umano sia approssimativamente costituito da 100 miliardi di cellule. Nell’età senile, più della metà hanno la struttura biologica alterata e molti esperti attribuiscono tale decadenza proprio alla tossiemia (accumulo di tossine nell’organismo), i cui effetti negativi si riflettono soprattutto sul sistema circolatorio: chiusura progressiva dei capillari e insufficienza degenerativa delle arterie.
Con un eccesso di grassi nell’organismo, il cuore fatica di più e i tessuti ricevono meno nutrimento e ossigeno. Risultati: non senilità ma invecchiamento precoce e rischio di infarto. Comunque, a fronte di una pluralità di ipotesi scientifiche sulle cause dell’invecchiamento, c’è un punto su cui tutti gli studiosi concordano: ogni longevo ha seguito per tutta la vita (volente o nolente, consciamente o inconsciamente) una serie di regole.
Facendo una somma degli studi effettuati negli ultimi decenni sui longevi e i luoghi in cui vivono, si trae una conclusione confortante: in teoria tutti potremmo tagliare il traguardo dei cento anni in piena forma, osservando un “vademecum” suggerito dagli stessi vegliardi. Ci sono infatti delle “costanti” fisiche, comportamentali e ambientali le quali caratterizzano la vita degli  ultracentenari ancora sani e attivi.
“Campiamo cento anni con una alimentazione povera a base di cipolla e peperoncino” così dicono gli abitanti di Campo di Mele (Latina) che vanta la popolazione più longeva d’ Italia

Dall’osservazione globale dei soggetti, emerge comunque che le due costanti più ricorrenti e fondamentali sono:

1) Attività fisica. Moderata. Un’attività fisica intensa o agonistica può accelerare l’invecchiamento.

2) Dieta. Sostanzialmente ipocalorica e prevalentemente vegetariana (ossia con molti vegetali).

Quindi anche una dieta sbagliata sarebbe causa dell’invecchiamento precoce e di una serie di malattie, degenerative e non, che effettiva mente accorciano la vita.  La battaglia per la salute e la giovinezza si combatte soprattutto a tavola, con un’alimentazione adeguata a neutralizzare i “radicali liberi”, che portano danni al DNA.

Fra i falsi miti sulla longevità, è da sfatare la convinzione che oggi la vita si sia allungata di parecchi anni. Quella che gli statistici chiamano ” speranza di vita”, è un fattore che può trarre in inganno. Quella che è in tempi moderni aumentata è  “l’età media di morte”, che è una cosa compketamente diversa, ed incide su di essa la mortalità infantile (primo anno di vita),

Con una concezione eccessivamente fideista nel progresso, abbiamo creduto che tutti i “primitivi” del pianeta facessero una vita disperata, morissero come mosche e la loro età media superasse di poco i trent’anni. In realtà abbiamo attribuito anche ad altri, erroneamente, la pessima situazione sanitaria che l’Europa ha subito fino al secolo scorso, come se tutte le società preindustriali soffrissero delle stesse condizioni di arretratezza. L’arrivo della nostra “civiltà” ha invece, per esempio, portato degenerazione e distrutto molte delle remote oasi di longevità esistenti nel mondo. Ad esempio, La Valle dell’Hunza, scoperta negli anni Cinquanta, fu colonizzata dai nostri “vizi” (alcol, zucchero, cibi raffinati): nel giro di trent’anni la popolazione ha iniziato a contrarre malattie prima sconosciute (per esempio la carie) e non vive più fino a 120 anni, come sovente accadeva.

Per vivere sani

* Mangiare poco, e solo se si ha veramente fame. La sovralimentazione è nemica della longevità.
* Evitare tutti gli stimolanti e le “droghe”(caffè, tè, cioccolato, alcol, tabacco), lo zucchero e le bevande gassate.
* Mangiare molta verdura e frutta biologica, meglio se cruda, i cui agenti antiossidanti combattono efficacemente i “radicali liberi”.
* Mantenere sempre l’intestino pulito (la stitichezza provoca tossiemia), consumando cibi ricchi di fibre.
* Camminare ad andatura sostenuta (90/110 passi al minuto)per almeno mezz’ora tutti i giorni, evitare gli ascensori.
* Praticare un qualsiasi sport, anche a tarda età.
* Controllare quotidianamente il proprio peso corporeo e non superare mai quello ideale.
* Evitare abiti, cinture, busti e scarpe strette che fanno ristagnare il sangue.
* Vivere il presente (ovvero “carpe diem”): è inutile arrovellarsi rivangando il passato o deprimersi pensando al futuro.
* Essere sempre attivi mentalmente ed emotivamente .
* Cercare la massima indipendenza. Assumere il pieno controllo della propria vita e accettare la piena responsabilità della propria salute e del proprio benessere.
* Sviluppare una rete di amicizie allegre e solidali.
* Lavorare a qualche cosa di significativo e di impegnativo per tutta la vita. Qualcosa in cui si creda.
* Viaggiare molto. Mantiene giovane lo spirito e allontana gli acciacchi.
* Adottare un atteggiamento flessibile e accettare i cambiamenti utili: anche in caso di “catastrofe”, bisogna azzerare tutto e ripartire con rinnovata energia ed entusiasmo.
Aggiornamento sul cancro dalla “Johns Hopkins”

Dalla prestigiosa istituzione Ospedaliera ed Universitaria Americana “Johns Hopkins” (fonte: http://www.hopkinsmedicine.org/ )
viene riportato in maniera fedele quanto segue,  che evidenzia l’importanza della nutrizione sullo sviluppo delle cellule cancerose.

1) Ogni persona ha cellule cancerose nel corpo. Queste cellule non sono rilevabili dai test fino a quando non si moltiplicano a qualche milione di unità. Quando i medici dicono ai malati di cancro che non ci sono più cellule cancerose nel corpo, questo significa semplicemente che questo sono scese sotto la soglia minima rilevabile.

2) La formazione di cellule cancerose avviene tra le 6 e oltre le 10 volte nell’arco di vita di una persona.

3) Quando il sistema immunitario di una persona è forte, le cellule cancerose verranno distrutte e verrà cosi prevenuta la loro moltiplicazione (che porta a formare un tumore).

4) Quando una persona ha un cancro, questo indica che la persona ha carenze nutrizionali multiple. Queste potrebbero essere dovute a fattori alimentari, genetici, ambientali o di stile di vita.

5) Per superare le carenze nutrizionali multiple, cambiare dieta e includere dei supplementi. Questo rafforzerà il sistema immunitario.

6) La chemioterapia comporta l’avvelenamento delle cellule cancerose che si sviluppano rapidamente, ma comporta anche la distruzione delle cellule sane a rapido sviluppo come quelle nel midollo osseo, nel tratto gastrointestinale, etc, e può causare danneggiamento degli organi, come fegato, reni, cuore, polmoni, etc.

7) Le radiazioni, mentre distruggono le cellule cancerose, bruciano e danneggiano anche le cellule sane, i tessuti e gli organi.

8) Inizialmente il trattamento con chemioterapia e radiazioni, molto spesso riduce le dimensioni del tumore. Comunque, il trattamento prolungato con chemioterapia e radiazioni, non porterà ad una ulteriore distruzione delle cellule tumorali.

9) Quando il corpo ha una sovraccarico tossico dalla chemioterapia e dalle radiazioni, il sistema immunitario ne viene compromesso o distrutto, e qui la persona può soccombere a causa di vari tipi di infezioni e complicazioni.

10) Chemioterapia e radiazioni possono inoltre causare la mutazione delle cellule cancerose che possono divenire più resistenti e difficili da distruggere. La chirurgia inoltre, può causare la disseminazione e la diffusione ulteriore delle cellule cancerose in altre parti del corpo.

11) Un modo efficace per combattere il cancro, è far “morire di fame” le cellule cancerose privandole del nutrimento che esse necessitano per moltiplicarsi.

Le cellule cancerose si nutrono così

a) Lo zucchero è un nutriente per il cancro. Eliminando lo zucchero si elimina una importante fonte di alimentazione per il cancro.
Alcuni dolcificanti artificiali sono comunque dannosi. Meglio privilegiare dolcificanti naturali come ad esempio potrebbero essere la molassa o il miele, ma solo in piccolissime quantità. Il sale da cucina, invece, è trattato con degli sbiancanti. Meglio privilegiare sale marino integrale o similari.

b) Il latte causa la formazione di muco nel corpo (mucogeno), specialmente nel tratto gastrointestinale. Il cancro prolifica con il muco. Eliminando il latte e sostituendolo con latte di soia, le cellule cancerose vengono private del nutrimento.

c) Il cancro prospera in un ambiente acido. Una alimentazione basata pprincipalmente sulla carne è acidificante. Meglio invece mangiare pesce e piccole quantità di pollame, piuttosto che manzo o maiale. La carne contiene inoltre antibiotici per bestiame, ormoni per la crescita e parassiti, tutti elementi dannosi, soprattutto per persone malate di cancro.

d) Una dieta basata su un 80% di vegetali freschi ed in succo, granaglie integrali, semi, noci, e un poco di frutta, aiuta il porre corpo in un ambiente alcalino. Un restante 20% può provenire da cibo cotto, ivi inclusi i legumi. Vegetali freschi e i loro succhi, forniscono enzimi vitali che sono facilmente assorbiti e che raggiungono il livello cellulare in circa 15 minuti per nutrire e aumentare la crescita delle cellule sane. Per ottenere questi enzimi vitali per far crescere cellule sane, provare e bere succhi vegetali freschi (di tutti i vegetali, germogli inclusi) e mangiare vegetali crudi 2 o 3 volte alò giorno. Gli enzimi vengono distrutti a temperature oltre i 40 gradi centigradi.

e) Evitare caffè, te e cioccolato, che contengono molta caffeina. Il te verde è un ottima alternativa e ha anche proprietà anticancro. Acqua: meglio bere acqua purificata o filtrata (o minerale) per evitare tossine e metalli pesanti presenti nell’acqua di rubinetto. L’acqua distillata è acidificante, evitarla.

12) Le proteine della carne sono difficili da digerire e richiedono una grossa quantità di enzimi digestivi. La carne non digerita rimane nell’intestino a lungo, va in putrefazione e aumenta il carico delle tossine nel corpo.

13) Le cellule cancerose hanno uno spessa copertura proteica. Mangiando meno carne si liberano più enzimi per lo scopo di attaccare la parte proteica delle membrane cellulari delle cellule cancerose e permette alle cellule killer del sistema immunitario di distruggere le cellule cancerose.

14) Alcuni supplementi rinforzano il sistema immunitario (IP6, Flor-ssence, Essiac, anti-ossidanti, vitamine, minerali, EFAs, etc.) e facilitano il compito delle cellule killer del sistema immunitario nel distruggere le cellule cancerose. Altre supplementi, come la vitamina E , sono note per facilitare la apoptosi, la morte cellulare programmata, un metodo del corpo per liberarsi di cellule non desiderata, danneggiate o non necessarie.

15) Il cancro è una malattia del corpo, della mente e dello spirito. Uno spirito proattivo e positivo, aiuta a sopravvivere chi lotta contro il cancro. Rabbia, amarezza e risentimento, invece, pongono il corpo in un ambiente acido e stressato. Imparare ad avere uno spirito che sa amare e perdonare. Imparare a rilassarsi e a godersi la vita.

16) Le cellule del cancro non possono prosperare in un ambiente ricco di ossigeno. L’esercizio giornaliero e l’abitudine di respirare a fondo, aiutano a portare ossigeno a livello cellulare. L’ossigeno-terapia è un altro modo per distruggere le cellule cancerose.

Per finire una sintesi sull’effetto dannoso della plastica soprattutto se portata ad alta temperatura e peggio ancora se anche a contatto dei grassi alimentari (può liberare diossina nei cibi). Per cucinare meglio privilegiare l’uso di materiali inerti, come ad esempio il vetro.